Erbe medicinali e aromatiche

Scopriamo le principali erbe alpine e i loro benefici

Elenco suddiviso per tipologie ad uso medicinale e alimentare

Per molti anni le erbe alpine hanno rappresentato l’unico rimedio efficace a disposizione degli abitanti delle zone montane per combattere dolori e malattie. Per i botanici e gli appassionati di flora, le Alpi sono un vero e proprio paradiso. Si trovano, infatti, circa 4500 specie di specie diverse.
Andiamo a scoprire le principali specie alpine e le loro proprietà.

Scopriamo le principali erbe alpine e i loro benefici

Erbe alpine: quali sono

Sulle Alpi e l’Appennino cresce una eccezionale varietà di piante comuni e rare dalle proprietà straordinariamente benefiche.

Del resto, in questa zona, l’aria è pura ed il clima favorevole permette la crescita di piante e vegetali dalle proprietà funzionali uniche.

Da centinaia di anni gli abitanti delle montagne italiane e, non solo, selezionano con sapienza le migliori essenze vegetali per trasformarle in autentiche prodotti con diverse funzioni: medicinali ed alimentari.

erbe alpine

Benefici delle erbe alpine

Da millenni, queste specie botaniche alpine costituiscono dei rimedi naturali efficaci per combattere malattie e dolori, per calmare lo spirito e per aiutare la bellezza.

Ampiamente usate in fitoterapia per via dei loro principi attivi ed estratti vegetali, se ne ricavano pomate, creme e unguenti per diverse del corpo. Ma anche cuocendo in acqua rizomi, radici e e sommità fogliari e fiorite, se ne ricava un impacco, un infuso e un decotto adatto per diversi utilizzi.

Infine, sono l’ingrediente-base dei bagni di fieno per lenire dolori articolari e nevralgie.

Erbe alpine commestibili

Alcune erbe sono deliziose anche in cucina.

  • Ortiche. Fatte bollire, diventano un’ottima pietanza commestibile con cui realizzare paste, risotti e frittate. Per raccogliere le ortiche è necessario mettersi dei guanti ben robusti per evitare le note irritazioni urticanti
  • Trifoglio rosso. I fiori di questa pianta possono essere usati per preparare infusi e tisane. Tuttavia, può anch’esso avere funzioni alimentari e culinarie. Una ricetta gustosa è, ad esempio, la zuppa di trifoglio rosso, che si prepara con un mazzetto di trifoglio, due patate, due porri, tre zucchine e, se piace, uno spicchio d’aglio. Infine, il miele di trifoglio è un ottimo rimedio contro il raffreddore
  • Sambuco. Diffuso in montagna fino ai 1500 metri di altitudine, i suoi fiori vengono spesso utilizzati in cucina pastellati e fritti, o per preparare un dolce sciroppo che serve per il famoso aperitivo Hugo
  • Camomilla. È un efficace sedativo naturale dal potere rilassante. Per godere di sonni sereni è consigliato sorseggiare una camomilla la sera prima di andare a letto
  • Bella houseleek. Pianta ornamentale completamente commestibile. Dopo aver sbucciato la sottile pelle della foglia, la si può tranquillamente mangiare. È croccante e piacevolmente aspra
  • Tarassaco. Noto anche come ‘dente di leone’, cresce spontaneo ovunque e lo si riconosce per i caratteristici bottoni gialli. Le sue foglie sono commestibili e vengono usate spesso in cucina, per la preparazione di insalate, minestre e frittate.

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Erbe alpine medicinali

Fin dai tempi antichi, le erbe medicinali alpine erano impiegate per la cura di vari disturbi. Vediamo quali sono le piante più conosciute e le loro proprietà.

  • Piantaggine. Della famiglia delle Plantaginacee, ha un’importante funzione medicinale. Può infatti venire utilizzato per preparare uno sciroppo contro la tosse che rappresenterebbe una valida alternativa agli antibiotici. Per prepararlo occorre lasciare una soluzione fatta di miele e foglie per 40 giorni al sole e poi sotto terra per 3 mesi. Una volta pronto, basta assumerne un cucchiaio al giorno
  • Achillea millefoglie. Può avere vari utilizzi. Ad uso topico è utile per cicatrizzare le ferite. Mescolata con l’aceto e assunta tramite inalazioni o bagni di vapore, viene anche usata per combattere i raffreddori o la febbre. Inoltre, il gusto gradevolmente amaro dell’Achillea, stimola la secrezione dei succhi gastrici e, di conseguenza, l’appetito. Favorisce inoltre la digestione
  • Abete. Il suo olio essenziale ha proprietà analgesiche, balsamiche, diuretiche, deodoranti, antinfiammatorie, battericide, espettoranti e ipertensive.
  • Arnica. Tra le erbe di alta montagna più conosciute, cresce spontanea al di sopra dei 1000 m. I suoi fiori sono noti per l’azione lenitiva ed antinfiammatoria. Spesso usata come ingrediente per la realizzazione di creme e balsami lenitivi, è utile per trovare sollievo in caso di piccole botte, contusioni e tensioni artro-muscolari
  • Assenzio. Tradizionalmente noto per le sue caratteristiche spiccatamente amare e la diffusa credenza che sia tossico e allucinogeno, nel suo olio essenziale è presente una sostanza, il tujone che, a dosi molto alte, può effettivamente dare tali effetti. Tuttavia, attenendosi alle dosi indicate, le preparazioni di assenzio si possono usare con sicurezza ed efficacia. In particolare, le sue virtù salutari sono quelle di promuovere l’appetito e di favorire la digestione, stimolando il lavoro di stomaco e fegato

Erbe alpine medicinali ad uso medicamentoso

  • Camedrio. Piccola pianta perenne tipica dell’ambiente montano. Appartenente alla famiglia delle Rosacee, non è molto alta e presenta fiori bianchi. Le proprietà curative di questa pianta sono astringenti e digestive. Le popolazioni montane usavano spesso infusi e decotti delle sue foglie come rimedio ad infiammazioni di vario tipo.
  • Cardo mariano. Le sue foglie sono particolarmente amare e digestive. Le radici mostrano invece proprietà drenanti e febbrifughe. Inoltre, i frutti del cardo mariano possiedono proprietà depurative e protettive del fegato.
  • Cardo santo. Nella pratica erboristica questa pianta ha buone proprietà che stimolano l’appetito, favoriscono i processi digestivi, aumentano la diuresi e depurano l’organismo. Per le sue proprietà amaro-toniche e digestive, viene spesso usato nelle preparazioni di vermouth e amari digestivi.
  • Genepy. Usato da secoli come pianta medicinale per curare la febbre, le infiammazioni e il mal di stomaco
  • Malva. A contatto con l’acqua le mucillagini in essa contenute, principi attivi dall’azione emolliente e lenitiva. formano un gel che protegge la mucosa gastrica e favorisce il transito intestinale.
  • Rusco. Facilmente riconoscibile per le foglie pungenti e le bacche rosse, l’erborista lo impiega per le proprietà toniche e protettive sulla circolazione. Quindi è utile in caso di gambe gonfie e pesanti, ma anche per vene varicose, emorroidi e geloni.

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Erbe alpine utili per la salute

  • Pino mugo. L’olio essenziale ha proprietà balsamiche ed espettoranti. Favorisce quindi il benessere delle vie respiratorie. In erboristeria si possono trovare caramelle, sciroppi e unguenti a base di Pino Mugo, utili per liberare il naso chiuso e facilitare la fluidità dei bronchi
  • Sambuco. In erboristeria, i suoi fiori vengono essiccati e utilizzati per tisane invernali dall’azione: diaforetica (favorisce la sudorazione), lenitiva e protettiva sulle prime vie respiratorie
  • Stella alpina. Tradizionalmente usata nella medicina popolare per i dolori di stomaco e le malattie respiratorie, viene anche usata come rimedio per la la diarrea e la tosse
  • Timo serpillo. Una delle erbe più leggendarie presenti sulle Alpi. Dall’odore buono e il sapore delizioso, è un ottimo rimedio per tosse, infiammazioni e mal di gola. Promuove la salute in senso generale. Per questo motivo lo si potrebbe bere ogni giorno come tè o aggiungerlo ai piatti come spezia.
  • Tarassaco. Ha numerose virtù medicinali. Le sue radici mostrano spiccate proprietà diuretiche e depurative. Viene inoltre utilizzato come stimolante per il fegato, diuretico e depurativo del sangue.

Erbe alpine per liquori

Numerosi sono i vini medicinali e i liquori digestivi a base di erbe dell’arco alpino. Ovviamente, gli ingredienti base di questo genere di liquori sono acqua, zucchero e alcol, a cui poi vengono aggiungete a macerare erbe specifiche. Ecco le più usate.

  • Genziana. Una delle piante più amare conosciute, che cresce in montagna tra i 1000 e i 2200 metri di altitudine. Proprio per il suo gusto molto amaro, è particolarmente digestiva.
  • Genépy. Appartenente alla specie delle Artemisie, ha un aroma caratteristico. Cresce in Valle d’Aosta anche oltre i 2400 m. Veniva, e viene usata ancora oggi dai montanari, per insaporire la grappa o per essere usata nella fabbricazione del liquore omonimo, caratteristico della Valle, al punto da aver ottenuto il riconoscimento come prodotto ad Indicazione Geografica.
  • Achillea. Una delle piante più note e usate nell’erboristeria dedicata ai liquori e agli enoliti medicinali. Costituisce un componente aromatico pregiato ed insostituibile in gran parte degli amari aperitivi e digestivi, nei liquori di erbe alpine, negli elisir medicinali e soprattutto nel Genépy.
  • Assenzio. Noto per le sue caratteristiche spiccatamente amare, è diffusamente impiegato per il suo amaro aromatico sia nella industria delle bevande alcoliche che delle bibite analcoliche.
  • Cardo santo. Per le sue proprietà amaro-toniche e digestive, entra talvolta nelle preparazioni di vermouth e amari digestivi.

Si ricavano anche amari ed elisir per la digestione e la cura di varie affezioni del tratto digestivo e delle alte vie respiratorie come l’amaro svedese di Maria Treben ad esempio.

Erbe alpine: avvertenze

Prima di utilizzare qualsiasi erba alpina è bene essere prudenti e sicuri di cosa si ha tra le mani, perché, se non si conosce ciò che si raccoglie, si può incorrere in intossicazioni e irritazioni.

In generale, è obbligatorio non utilizzare le piante contenenti alcaloidi, ossia sostanze molto velenose e spesso psicoattive.

Inoltre, ricordate che in moltissime zone delle Alpi e dell’Appennino è vietata la raccolta di erbe e fiori, specie protette e sotto poste a rigida tutela, per cui potreste incappare in una multa salata oltre a minacciare la biodiversità della flora alpina.

In generale queste erbe sono coltivate in ambiti protetti da aziende specializzate e destinati all’utilizzo di prodotti alimentari vari come caramelle, tisane, e i loro estratti in creme, shampoo, bagnodoccia, lozioni e oli essenziali per la cosmetica e l’aromaterapia.

Altri approfondimenti

Ecco un rimando alle nostre guide di dettaglio per conoscere le proprietà delle singole erbe medicinali:

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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