Scopriamo nel dettaglio quali sono gli alimenti che contengono nichel per evitarli del tutto e limitarli, in caso di allergia al nichel.
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Presente in piccole o micro parti in tantissimi oggetti di uso comune, nell’aria che respiriamo e anche nell’acqua e quindi nel terreno dove vengono coltivati vegetali e alberi da frutta, può finire in moltissimi alimenti che arrivano sulla nostra tavola. Il livello di nichel è determinato dai componenti del suolo dove il cibo è stato coltivato, dai fungicidi utilizzati e dalle attrezzature usate per la raccolta.
Tale presenza nei cibi può scatenare una reazione allergica nell’organismo umano, che si presenta subito come una dermatite da contatto, ma può diventare intossicazione.
Il nichel (Ni) o nichelio è un metallo pesante come il ferro, che viene introdotto – e in minima parte fa comodo al nostro organismo – attraverso alimenti comuni, soprattutto di origine vegetale
Il nichel è un elemento diffuso nell’ambiente perché:
Entrare in contatto con questo metallo è pressoché certo.
Introdurre piccole quantità di nichel nell’organismo ha una sua funzione e quindi serve, ma introdurre quantitativi superiore al fabbisogno, che è davvero limitato, non fa bene all’organismo e spesso scatena delle forme di intolleranza o allergia al nichel.
Per le funzioni biologiche infatti sono necessari pochi microgrammi. In realtà, dal momento che è già presente nei cibi, vengono già introdotti centinaia di milligrammi di questo metallo.
Per eliminare il nichel dall’organismo bastano l’urina e le feci, mentre la regolazione omeostatica della sua concentrazione sanguigna è ascrivibile alla funzionalità renale.
La funzione biologica del nichel è coinvolta nel:
È ovunque, ma soprattutto, essendo libero nell’aria e nell’acqua, si deposita nei terreni agricoli. Ne segue che moltissimi alimenti lo contengono e la catena alimentare è caratterizzata dalla presenza di questo metallo.
E non solo. Anche gli utensili da cucina e spesso le pentole in acciaio inox stainless steel possono rilasciarlo. Ingerirne durante i pasti è quindi frequente.
Questo metallo pesante si trova soprattutto in frutta e verdura. Sotto due forme:
È difficile dare un elenco esauriente di tutti gli alimenti contenenti nichel. Possiamo cercare di suddividere in quelli con livelli più elevati, che sono da eliminare, e quelli a basso contenuto, che sono da ridurre, se si è allergici o intolleranti al nichel.
Ecco invece quegli alimenti
Se sono stati eseguiti gli accertamenti medici e la diagnosi è di allergia al nichel, la prima cosa da fare è evitare il contatto con i tanti oggetti che lo possono contenere.
Poi bisogna procedere con la dieta ad eliminazione. Per 4-6 settimane si iniziano ad eliminare alcuni alimenti che lo contengono e anche cibi in scatola.
Il medico vi fornirà l’elenco corposo di alimenti da cercare di non assumere: se la dietoterapia porta significativi benefici sulla sintomatologia, si procederà con un test di provocazione specifica con il nichel e solo in caso quest’ultimo risulti positivo si potrà fare una diagnosi di allergia sistemica al nichel, indirizzando poi il paziente ad un trattamento desensibilizzante specifico, per via orale, con il nichel solfato.
Nella prima fase di sospetto di allergia si sconsiglia anche l’assunzione di integratori multivitaminici ed è fortemente raccomandato anche di smettere di fumare.
I principali sintomi dell’allergia alimentare al nichel sono manifestazioni come il gonfiore addominale, il malessere diffuso, il persistente senso di nausea, la frequente insorgenza di mal di testa.
Chi soffre di SNAS – Sindrome da allergia sistemica al nichel – comunque trarrà beneficio dal seguire una dieta adeguata, come gli verrà consigliato dal medico curante. In breve, possiamo dire che bisogna evitare:
Comunque è bene scegliere di:
Chi ha problemi di intolleranza o allergia al nichel deve assolutamente seguire una dieta povera di questo metallo e quindi deve avere ben chiaro quali sono gli alimenti da evitare o ridurre, per non sbagliare.
Purtroppo la dieta per chi è sensibile al nichel è fortemente restrittiva e comporta l’eliminazione di tanti cibi importanti per l’alimentazione umana.
È importante che venga seguita in maniera costante, cercando di integrarla con cibi alternativi ed evitando quelli in scatola, che possono avere tracce del metallo nel contenitore.
Non seguire la dieta per un organismo che soffre di SNAS può portare al verificarsi di intossicazione alimentare. In questo caso l’unica soluzione è assumere zeolite attivata, un minerale di origine vulcanica e di struttura microporosa che ha la capacità di assorbire diversi metalli che si trovano all’interno del nostro corpo, tra cui il nichel.
La zeolite attivata non ha un sapore gradevole però è molto utile per ottimizzare gli effetti della dieta da esclusioni e per ridurre l’insorgenza di reazioni avverse di natura dermatologica.
In caso di forte intolleranza o allergia, andrebbero evitati non solo alcuni alimenti e cibi in scatola, ma si consiglia anche l’utilizzo di stoviglie e pentole in cui è indicato nichel free, oppure stoviglie e pentole in ceramica e in vetro pirex, le migliori alternative alle padelle in alluminio e teflon.
Anche l’acqua del rubinetto è meglio farla scorrere per un po’ prima dell’utilizzo, in modo da eliminare eventuali tracce di nichel presenti nelle tubature.
Ingredienti:
Preparazione. Tritate lo scalogno finemente e nel frattempo fate scaldare il brodo di carne. In una pentola nichel-free mettete a sciogliere l’olio a fuoco molto basso e aggiungete lo scalogno e lasciatelo sudare. Aggiungete il riso e fate tostare, quindi versate lentamente il brodo caldo, girando di tanto in tanto e terminando la cottura. Di solito sono 18 minuti. Quindi lasciate mantecate a fuoco spento, aggiungedo il parmigiano e servite caldo.
Ingredienti:
Preparazione. Lavate i pomodorini e tagliarli a metà. Lasciateli riposare sulla carta da cucina in modo che perdano l’acqua. Tagliateli a fettine sottili. Intanto mondate e lavate le melanzane e tagliatele a fette di misura uguale. Grigliatele 2/3 minuti per lato e poi versate in una terrina il formaggio fresco, l’olio, il parmigiano reggiano grattugiato ed il sale. Amalgamate questi ingredienti.
Componete direttamente nella terrina la parmigiana, iniziando da una fetta di melanzana, qualche fettina di pomodoro, un paio di cucchiai di crema di formaggio. Farne 2 o 3 strati e alla fine bagnate con un filo di olio, e il basilico o il timo.
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