Il cardamomo è una delle spezie più diffuse nella cucina dell’India. Si ricava dalla pianta dell’Elettaria cardamomum, ed è sempre più diffuso ed apprezzato anche in Europa. Scopriamo tutti i suoi benefici per la salute e gli utilizzi in cucina.
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Originario dell’India, sulla costa del Malabhar, è oggi coltivato anche in Cambogia, Vietnam e Sri Lanka. Appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, come lo zenzero, il pepe e la curcuma.
I primi cenni a questa spezia si trovano oltre 3000 anni fa, in particolare nell’Africa centrale e nei paesi arabi. Gli Egizi già nel 1500 a.C. lo usavano come profumo assieme all’incenso. Era ampiamente usato dai Greci e dai Romani per le sue virtù digestive durante le loro feste pantagrueliche e per insaporire il vino, che amavano piccante.
Fu una delle spezie più apprezzate nel Medioevo, soprattutto nella preparazione di pan di spezie e di antipasti.
In Europa, è conosciuto fin dal XII° secolo.
La parola cardamomo proviene dal greco kardamomon, ottenuta a sua volta dalla parola kardamom (crescione) e amomon (pianta spontanea della famiglia delle Zingiberacee).
In Grecia, infatti, arriva nel IV secolo prima di Cristo, proveniente dall’India, dove era già usato in cucina nel 3000 avanti Cristo!
Proviene dalla regione della regione indiana del Kerala e dalle coste dello Sri Lanka. Questa pianta erbacea perenne con è caratterizzata da steli lunghi 2-3 m, grandi foglie lanceolate di un bel verde scuro.
Fiorisce in tarda primavera, con infiorescenze a pennacchio bianche e screziate di rosso che compaiono alla base dei fusti solo su quelli fertili, ad un’altezza di 20-50 cm.
I frutti maturano a settembre. Si tratta di piccole capsule di color verde chiaro, contenenti 10-15 semi marrone scuro dall’aroma pungente. I semi si utilizzano ridotti sia interi che in polvere.
Ancora oggi i baccelli sono raccolti manualmente ed essiccati al sole. Per questo motivo, dopo lo zafferano e la vaniglia, il cardamomo è la spezia più costosa.
Come di consueto ecco la nostra scheda di sintesi per questa pianta:
Esistono, in effetti, diversi tipi, alcuni meno pregiati e poco costosi, e con diverso sapore.
Meglio conservare la pianta in un luogo ombreggiato, purché caldo e riparato dal vento. Può essere coltivata in terreni ricchi, pesanti, freschi e umidi.
È necessario apportare concimi con letame o compost al momento dell’impianto e durante il periodo di crescita, soprattutto per il cardamomo in vaso.
È inoltre necessario annaffiarlo regolarmente per dare alla pianta un’atmosfera tropicale. La potatura consiste nell’eliminare i fusti e i germogli secchi che risultano antiestetici rispetto alla silhouette della pianta.
In vaso deve essere esposto all’aperto durante l’estate e messo in un luogo caldo prima dell’inverno, idealmente in una serra con un livello alto di umidità.
Questa spezia dall’aroma forte, ha un sapore leggermente pepato, quasi di canfora, con un pizzico di eucalipto e di limone, che lascia in bocca una sensazione di calore senza essere piccante. Ha un leggero retrogusto di menta.
Il suo sapore pungente esalta sia il pesce, che la carne e le verdure, ma dovrebbe essere usato con parsimonia perché risalta molto. Il profumo è molto volatile.
Oltre ad appagare il palato, fa bene all’organismo in generale ed è utilizzato in fitoterapia perché facilita la digestione e aiuta l’intestino quando è irritato.
Può essere utilizzato per fare un infuso come:
Gli Arabi lo considerano dotato anche di poteri afrodisiaci. Forse è un luogo comune che riguarda tante altre spezie, ma fatto sta che anche nell’Europa dell’800 era conosciuto per queste ragioni.
Per 100 gr di spezia abbiamo:
La spezia è in realtà il semino nero che si trova all’interno della capsula verde, che è il frutto della pianta. Esiste una varietà con bacelli neri e una bianca, che poi è la capsula verde decolorata per motivi estetici.
Questa spezia è disponibile in due forme: in polvere e in capsule intere. Ci vogliono 40.000 semi di cardamomo per farne 1 kg!
In cucina se ne utilizzano solo i semini, che si trovano all’interno di capsule (baccelli di forma ovale). All’interno di ogni capsula ci sono 3 scomparti che contengono circa 15 semi.
I semini neri che si trovano all’interno del baccello verde, che poi è il frutto, possono essere tritati finemente fino a ridursi in polvere.
È comunque meglio acquistarlo direttamente in baccelli (che si apriranno per recuperare i semi da macinare) invece che in polvere, perché il sapore ed il profumo sono molto volatili.
Per godere dei benefici di questa spezia, è sufficiente insaporire i piatti combinandoli con curcuma e zenzero.
Questa spezia è un ingrediente della cucina naturale ed è utilizzato da molti per il fatto di rientrare nella composizione del curry e del masala, ma è anche molto utilizzato da solo per insaporire piatti base di riso, specie in ricette provenienti dalla cucina indiana e pakistana, e viene utilizzato anche per aromatizzare il té (chai masala).
In Cina e in Etiopia, invece, viene utilizzato soprattutto la varietà nera, in Europa la varietà verde, principalmente per insaporire arrosti di carne e dolci, e perfino il latte.
L’uso nella preparazione di dolci è un’usanza diffusa soprattutto nella cucina dei paesi del Nord Europa, che lo impiegano anche per la preparazione di liquori, tra cui il famoso glögg, un alcolico tipico della Svezia, di cui vi diamo la ricetta di seguito.
Si abbina bene con una cucina agrodolce e con i dessert e le creme e le mousse al cioccolato o alla vaniglia, ed è un ingrediente classico del pain d’épice.
Gli arabi invece lo utilizzano per preparare il qahwa, il caffè arabo, tradizionalmente considerato tonico e purificatore del sangue. Questa bevanda si ottiene dosando caffè e semi di cardamomo in quantità variabili a seconda del risultato desiderato.
Dal greco kardamomon, che deriva a sua volta dalla parola kardamom (crescione) e amomon (pianta spontanea della famiglia delle Zingiberacee).
In Grecia, infatti, arriva nel IV secolo prima di Cristo, proveniente dall’India, dove era già usato in cucina nel 3000 avanti Cristo!
Questa spezia ha proprietà simili allo zenzero, quindi aiuta la digestione, calmare le coliche, diminuisce la flatulenza e seda nausea o vomito (anche quello durante la gravidanza o la chemioterapia). È possibile berlo sotto forma di tisana per ottenere questi effetti. Ingredienti per una tazza di tisana:
Preparazione. Portate l’acqua ebollizione e aggiungete i semi sistemati in un filtro da té. Se preferite, mettete in infusione anche il bastoncino di cannella. Lasciate in infusione per circa 10 minuti (per ottenere una dose efficace di sostanze attive) e filtrate, se necessario. Bevetene 1 tazza 3 volte al giorno. Chiedete consiglio al farmacista o all’erborista per un dosaggio più personalizzato.
Passiamo ora a qualche ricetta con questa spezia da provare a fare a casa.
La Lekach è la torta ebraica del capodanno (la festa del Rosh Hashanà) e prevede il caffé o il té aromatizzati al cardamomo tra i suoi ingredienti principali. Ingredienti:
Preparazione. Mettete a bagno i semi di cardamomo nel caffè allungato o nel tè per 15 minuti almeno e poi filtrate. In una ciotola unite lo zucchero, il miele e le uova fino a fare una crema chiara. Poi aggiungete il miele e il caffè o tè aromatizzato in cui avete sciolto il bicarbonato.
Mescolate bene. Aggiungete ora la farina setacciata con le spezie ed il lievito. Versate in 2 stampi rettangolari da plumcake e infornate a 170° per 45 minuti. Servite con mele caramellate e qualche chicco di melograno.
Vi proponiamo una ricetta per corroborare una serata invernale o come après-ski con gli amici.
Ecco gli Ingredienti e preparazione:
Preparazione. In una pentola fate bollire il vino con tutte le spezie mescolando perché lo zucchero si sciolga. Lasciate in infusione per almeno 1 ora e filtrate. Si conserva in una bottiglia di vetro per una settimana e si serve caldo con mandorle a scaglie e uva passa sul fondo della tazza, su cui si versa il glögg.
Gli arabi lo utilizzano, invece, per preparare il qahwa, il caffè arabo, tradizionalmente considerato tonico e purificatore del sangue. Questa bevanda si ottiene dosando caffè e semi di cardamomo in quantità variabili a seconda del risultato desiderato.
Si trova nel reparto spezie del supermercato., sono piccoli baccelli verdi (i semi sono all’interno…). Non costa poco, anzi, circa 20 euro all’etto per una confezione di baccelli.
Si può acquistare anche online.
Come altre spezie, va tenuto lontano dal calore, dalla luce e dall’umidità, meglio se in un contenitore ermetico.
Non esistono particolari controindicazioni all’assunzione del cardamomo. Viene però generalmente raccomandata cautela per i soggetti afflitti da problematiche alla colecisti (es. calcolosi). Sono stati infatti segnalati casi di coliche e dolori addominali riconducibili all’uso di questa spezia.
Va comunque ribadito che possono esistere casi individuali di ipersensibilità al cardamomo. Ricordatevi sempre di rivolgervi al vostro medico di fiducia se intendete inserire nel vostro regime alimentare questa spezia.
Se vi interessano altre informazioni sulle spezie e le loro virtù e benefici, ecco le nostre schede con tutte le informazioni più utili, dall’utilizzo in cucina a quello in fitoterapia e in cosmetica, dalle proprietà agli oli essenziali che se ne ricavano:
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