Scopriamo insieme il mondo degli oli essenziali fai da te: gli ingredienti e le tecniche di preparazione per fare in casa tante varietà di olio essenziale e macerati oleosi.
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Oli essenziali fai da te, che passione! Agli amanti di tutto ciò che è naturale piace molto utilizzare gli oli essenziali sia in aromaterapia che come ingredienti per profumare detergenti e cosmetici fai-da-te.
Si tratta di una sostanza liquida dall’aspetto oleoso, di colore variabile a seconda della pianta utilizzata, estremamente potente, volatile e profumata. Viene secreta dagli organi riproduttori delle piante aromatiche, cioè:
Dalla pianta intera o da una sua parte (foglie, corteccia) si estrae, generalmente per distillazione a vapore in un alambicco, l’essenza, appunto, della pianta.
Questo concentrato puro di principi attivi contiene diverse sostanze chimiche complesse, le molecole aromatiche volatili, e non contiene grassi, nonostante il suo nome.
Il procedimento di estrazione dell’olio essenziale permette di catturare i componenti più delicati e fragili presenti nelle piante.
I laboratori specializzati e le aziende essenziere utilizzano diverse tecniche per estrarre oli essenziali dalle piante:
L’estrazione con solvente, CO2 e l’enfleurage sono tutti complicati e difficilmente potrete farveli da soli, inoltre sono necessari grandi quantità di fiori ed erbe. Di solito sono utilizzati nell’industria degli aromi e dei profumi alimentari.
Potete però compare un alambicco distillatore per estrarre l’olio essenziale per distillazione. Ce ne sono di di vari prezzi, anche online, con prezzi tra i 150 e 350 euro, e cimentarvi così nella distillazione casalinga.
Si possono estrarre oli in corrente di vapore sia da piante fresche che secche.
Potete utilizzare, a seconda delle stagioni, le foglie di alberi come l’eucalipto, le gemme di conifere come cipresso, ginepro, pino cembro, pino mugo.
Si prestano anche le piante officinali come camomilla, elicriso, ruta, valeriana, melissa, assenzio, erba luigia, ed i fiori di quelle ornamentali come geranio, rosa, lavanda. Anche i fiori e gli apici delle erbe aromatiche comme lentisco, le scorze degli agrumi, le spezie, legni e cortecce, ed i semi di alcune erbe e piante come la carota selvatica ed il cumino.
Vanno bene piante coltivate o selvatiche, purché biologiche e prive di pesticidi.
Si possono scegliere piante aromatiche dalla resa elevata, che danno già una buona quantità di olio, ma anche erbe che ne contengono in quantità minime, ma che daranno comunque una certa quantità di idrolato.
La raccolta delle parti aeree di erbe e fiori va fatta al mattino, quando la rugiada è appena evaporata, e prima della fioritura, a piena maturazione, quando la pianta contiene il più alto contenuto di olio essenziale.
Ricordate di eliminare eventuali animaletti. Questo contenuto varia a seconda delle caratteristiche del terreno in cui sono coltivate.
Le erbe aromatiche come salvia, timo, santoreggia, origano, maggiorana, melissa e menta piperita vengono tagliate alla fioritura. Altre, come la lavanda, l’achillea ed il rosmarino, si raccolgono a fine fioritura.
Per quanto riguarda i giovani germogli delle conifere, è consigliato il taglio in piena estate o alla fine della stagione.
L’alloro è da recidere poco prima della ripresa vegetativa, a febbraio, mentre i semi dei fiori, come quelli di carota selvatica e di angelica, si colgono preferibilmente in autunno.
Dopo il taglio, le erbe da usare disidratate devono essere lasciate seccare in un luogo ventilato e ombreggiato. Ci vorranno alcuni giorni, a seconda del tipo di pianta.
È però possibile fare da soli gli oli essenziali con un alambicco distillatore. Con questo apparecchio si può, infatti, distillare in casa.
Senza alambicco si ricorre alla macerazione delle piante in una base oleosa per ottenere l’oleolito o macerato oleoso.
Il processo di distillazione in corrente di vapore estrae e separa gli oli volatili e aromatici dal materiale vegetale grazie al vapore, appunto, e per realizzarlo serve l’alambicco. Questo apparecchio è preferibile in rame per le migliori capacità filtranti ed è costituito da pochi elementi principali:
La distillazione si svolge così: il vapore acqueo che arriva dalla caldaia, passa attraverso la colonna filtro contenente le piante. I tessuti vegetali si rompono rilasciando l’olio essenziale e le molecole aromatiche. Il vapore arricchito da queste sostanze e si raccoglie nella precamera, qui un beccuccio e un tubicino lo portano alla serpentina di raffreddamento. La serpentina termina in un bicchiere in cui è versata la soluzione olio-acqua.
Il risultato della distillazione è un mix di acqua distillata aromatizzata (idrolato) e olio essenziale. L’olio più leggero e denso si separa dalla parte acquosa e viene raccolto attraverso un rubinetto.
Se cercate un alambicco per la distillazione casalinga degli oli essenziali vi proponiamo questi, ma vi raccomandiamo sempre di seguire anche un corso per imparare ad usarli correttamente e di maneggiarli con attenzione perchè alcuni possono contenere liquidi ad alta pressione.
Qui trovate un modello a fungo da 5 litri:
E qui trovate un modello a serpentina da 5 litri:
Qui altri in vetro o in acciaio inox:
L’operazione di distillazione di solito dura da 1 ora e mezza a 3 ore. Durante il processo potrebbe rendersi necessario aggiungere acqua fredda sulla spirale di raffreddamento o rabboccare l’acqua della caldaia.
Per farvi un’idea più precisa, vi consigliamo di leggere dei manuali per la realizzazione casalinga degli oli essenziali, come questi:
Si possono tenere in flaconcini da 10-20 ml di vetro scuro e al buio e fresco, non oltre i 20°. Va bene anche in frigo. Se ne utilizzano poche gocce alla volta da prelevare con una pipetta o un contagocce.
Avrete come base (olio portante) un olio vegetale. Potete utilizzare per comodità l’olio di oliva disponibile in ogni cucina, oppure oli più neutri adatti per la pelle come l’olio di mandorle o l’olio di germe di grano.
Ci sono due metodi principali per preparare i macerati oleosi fai da te, il metodo a freddo o a caldo. Vediamoli in dettaglio.
Partiamo con il metodo a freddo:
Preparazione. Mettete in un busta di plastica le foglie e i fiori, chiudetela e schiacciante lievemente, ad esempio con un pestello di legno o un mattarello. Questa operazione serve a provocare l’uscita dell’olio dalle parti aeree della pianta.
Subito dopo mettetele in un grande vaso di vetro dalla bocca larga e con un tappo di sughero insieme all’olio vegetale a cui le piante officinali cederanno via via il loro aroma. Riponetelo in un luogo tiepido ma non a diretto contatto con i raggi del sole, per un periodo variabile dalle 24 alle 48 ore. Filtrate poi con l’aiuto di una garza di cotone.
Per rafforzare fragranza e la concentrazione dell’olio procuratevi ancora delle erbe e fiori freschi nelle medesime quantità (devono stare in una tazza da 250 ml) che metterete di nuovo nella busta di plastica chiusa. Una volta pestate vanno aggiunte all’olio del contenitore precedente.
Anche qui lasciateli a riposo nell’olio per altre 24-48 ore, quindi filtrate nuovamente. Ripetete il rituale per un’altra volta e, eventualmente, ancora un’altra volta, fino a che il profumo abbia un intensità che vi risulti di gradimento.
Al termine del procedimento si filtra nuovamente con una garza di cotone e con l’aiuto di un imbuto si trasferisce tutto in una bottiglia di vetro scuro dotata di tappo contagocce oppure in una bottiglia normale ma da conservare in un luogo buio.
SCOPRI: Diffusore oli essenziali, quale scegliere
Un metodo alternativo a questo è il metodo a caldo, cioè si fa cuocere l’olio e le erbe. In questo caso procuratevi:
Preparazione. Mettete le erbe intatte (senza schiacciarle come nel primo procedimento) nell’olio e ponete il tutto a cuocere a fuoco lento in una grossa casseruola dal fondo spesso e a bagnomaria, per 6 ore. Fate raffreddare, filtrate con una garza di cotone e poi trasferite tutto in una bottiglia scura per l’uso che ne dovete fare.
L’olio essenziale così ottenuto va usato entro 6 mesi dalla realizzazione, dopo ogni utilizzo occorre ricordare di sciacquarsi le mani ed evitare di toccarsi gli occhi. Mai allungare l’olio con acqua.
Ecco le schede di dettaglio dei singoli oli essenziali con le proprietà ed i benefici:
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