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Scopriamo la tahina, il burro di semi di sesamo mediorientale per diversi piatti

Proprietà, usi in cucina e la ricetta per prepararla in casa

Oggi parliamo della tahina, una crema grassa ricavata dalla macinazione dei semi di sesamo. Questa crema è molto diffusa in Turchia, Grecia, Nord Africa ed Oriente sia da sola che come base per altri piatti. È fondamentale per la preparazione dell’hummus e di altri piatti tipici del Medioriente. E sta benissimo anche come condimento di carne e verdure, ma anche per realizzare alcuni dolci.

Scopriamo la tahina, il burro di semi di sesamo mediorientale per diversi piatti

Purtroppo da noi è ancora poco diffusa. Si tratta però di un burro vegetale davvero semplice e veloce da preparare. Bastano due ingredienti, una padella antiaderente ed un mixer.
Scopriamola insieme.

Cos’è la tahina

Questo burro è una pasta densa e grassa che si ricava dalla macinazione dei semi di sesamo bianco. È conosciuta anche come burro di di semi di sesamo, per via della sua consistenza piuttosto densa e pastosa.

Lo stesso processo avviene per le creme grasse ricavate dalla macinazione dei semi oleosi per ricavare il burro di semi di zucca ed il burro di semi di girasole.

Ha un sapore che somiglia a quello delle noci tostate, mentre il profumo ricorda quello delle arachidi.

Molto comune nei Paesi del bacino mediterraneo e del Medioriente, comincia a diffondersi soprattutto nell’ambito della cucina naturale e vegana, per via delle sue notevoli proprietà nutrizionali e come sostituto della materia grassa in alcuni dolci senza burro.

Da dove viene il nome di tahina

Nonostante alcuni scrivano ‘tahin’ o ‘tahini’, si tratta di un vocabolo che deriva dal verbo arabo tahana, che letteralmente vuol dire ‘macinare, frantumare’ da cui poi, in senso traslato, ‘farina’. È un termine dalle origini antichissime.

In Oriente, infatti, il sesamo si coltiva da migliaia di anni e pare sia il più antico condimento conosciuto.

Come usare la tahina

Nella cucina mediorientale viene impiegata in svariati modi.

Anzitutto è uno degli ingredienti base per la preparazione dell’hummus di ceci e del babaganoush, la crema israeliana a base di melanzane. Accompagna molto bene i falafel, la carne e le verdure, sia cotte che crude. Buonissima anche così, può essere spalmata semplicemente sulla pita, il tipico pane piatto e morbido.

Infine, la si può utilizzare anche per la preparazione di alcune ricette dolci come ad esempio la halva.

Tahina: valori nutrizionali

Si tratta di un’emulsione vegana, ricca di sali minerali come ferro e magnesio e di vitamine (B, D ed E). Di contro, è però molto calorica: 100 grammi di thaina contengono infatti circa 600 calorie. Attenzione quindi alle quantità.

Vediamo ora la suddivisione dei macro-nutrienti:

  • 18 gr di carboidrati
  • 13,70 gr di proteine
  • 58,60 gr di grassi (di cui saturi 8,40 gr – monoinsaturi 23,70 gr – polinsaturi 26,50 gr)
  • 15,30 gr di fibre
  • 0 mg di colesterolo

Quante calorie ha la tahina

È un alimento bello calorico: 100 gr di prodotto contengono infatti ben 600 calorie! Questo però non è un grande problema; ricordiamo infatti che si tratta di un ingrediente che richiede porzioni limitate. Considerate una media di 10-20 gr di prodotto, pari a 65-130 kCal.

Inoltre, è sì ricca di grassi, ma prevalentemente polinsaturi e monoinsaturi, quelli che comunemente vengono definiti ‘grassi buoni’.

Quali sono le proprietà della tahina

Annoverato tra gli alimenti vegetali più ricchi di calcio, questa crema è molto nutriente, ricca di proteine, minerali e omega 3 e omega 6. Ottima fonte di rame, ferro e calcio, contribuisce a mantenere in forma l’organismo abbassando l’infiammazione e rafforzando il sistema immunitario.

Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e propedeutiche al benessere di cuore, reni e sistema nervoso.

Dove si compra la tahina

È un po’ difficile da trovare. La si trova principalmente nei negozi etnici e nei supermercati più forniti.

In caso di difficoltà nel reperire il prodotto, è davvero molto semplice da preparare in casa. Bastano 2 ingredienti, una padella e un frullatore.

Come preparare la tahina in casa

Preparare la tahina in casa è davvero semplice e veloce. Servono pochissimi ingredienti e non è per nulla difficile. Vediamo come fare.

Preparazione. Fate tostare i semi di sesamo in una padella antiaderente. Tenete il fuoco basso e muovete spesso la padella. Bisogna fare attenzione che non si brucino. Una volta tostati, fateli raffreddare e frullateli nel mixer con l’olio aggiunto a filo e poco per volta. Continuate fino a quando non avrete ottenuto una crema pastosa ed omogenea.

Consigli per la preparazione della tahina

In sostituzione del mixer va bene anche il mortaio. Anzi, è ancora meglio poiché, evitando il riscaldamento dei semi di sesamo, ne preserva i principi attivi

L’ideale è l’olio di sesamo ma, in mancanza, può andar bene anche il più classico olio d’oliva oppure l’olio di semi di girasole

Per chi usasse il frullatore, per evitare che le lame si surriscaldino, mettete il contenitore del mixer in frigorifero almeno per 1 ora prima della preparazione. Frullate quindi a intermittenza, come si fa per il pesto

Per una consistenza più uniforme, prima di frullare i semi di sesamo con l’olio, sminuzzarli precedentemente con un macina caffè

Per renderla più fluida, aggiungete qualche cucchiaio di acqua o del succo di limone

Tahina con Bimby

Per chi avesse il Bimby, ecco qui la ricetta per procedere.

  • 150 gr di semi di sesamo bianchi
  • 70 ml di olio di semi di girasole

Preparazione. Mettete i semi nel boccale e fate tostare leggermente: 2 min., 90°, vel. 2. Trasferite i semini su un piatto, spargeteli bene e aspettare che siano raffreddati. Fate raffreddare anche il boccale (lo si può mettere anche in frigorifero per qualche minuto). Mettete nuovamente i semi nel boccale ben asciutto e frullate: 10 sec., vel. 9. Ripetete una seconda volta: 10 sec., vel. 9 Aggiungete l’olio e frullate: 30 sec., vel. da 4 a 6 in maniera graduale Ripetere un’altra volta: 30 sec., vel. da 4 a 7.

Conservazione della tahina

Trattandosi di una salsa fresca fatta in casa non contiene conservanti. Si conserva per max 2-3 giorni in frigorifero in un contenitore a chiusura ermetica o in un barattoli di vetro.

Tahina
Un preparato utile per tanti piatti!

Come usare la tahina

Si presta per differenti e numerosi utilizzi. Viene comunemente usata come ingrediente base per intingere i  falafel, le classiche polpettine di ceci, e per  preparare l’hummus. Ma è ottima anche come accompagnamento per la carne grigliata e le verdure, sia cotte che crude. Nei suoi paesi d’origine la mangiano anche così, in purezza, semplicemente spalmata sul pane, magari con l’aggiunta di miele o marmellata.

Data la sua grande versatilità, sta bene anche in alcune preparazioni dolci: nell’impasto dei biscotti o come insaporitore per le creme a base di yogurt.

Riassumiamo qui di seguito i possibili utilizzi della tahina:

  • hummus
  • babaganoush
  • falafel
  • condire le insalate
  • accompagnare la carne al forno o grigliata
  • da sola spalmata sul pane
  • arricchire le salse a base di yogurt
  • preparare dolci come la halva

Come si può vedere, gli impieghi della tahina sono davvero numerosi e dei più svariati. Se la si vuole utilizzare come dressing per condire le verdure, consigliamo di rendere la tahina un po’ più liquida. Basta aggiungere un poco di acqua calda e del succo di limone.

A piacere e in base all’utilizzo che se ne deve fare, aggiungere aglio schiacciato, spezie varie come paprika, pepe e cumino, erbe aromatiche come origano e prezzemolo.

Tahina e hummus

Non può esistere l’hummus senza tahina. La tipica crema di ceci e pasta di sesamo è infatti uno dei piatti più noti e apprezzati della cucina mediorientale. Quando lo replichiamo a casa nostra, in genere lo si serve come aperitivo accompagnato da pane tipo arabo o spicchi di piadine.

Tahina a colazione

Come abbiamo già detto, la tahina si può benissimo mangiare così com’è semplicemente spalmata su del pane. Per una colazione energica e diversa dal solito, condire una fetta di pane integrale con questa salsa.

Per completare, in base ai gusti personali, è possibile aggiungere del miele, un cucchiaio di sciroppo d’acero o della purea di frutta di stagione.

Ricette con la tahina

Concludiamo infine il nostro approfondimento andando a conoscere un po’ più da vicino alcune ricette tradizionali che ne prevedono l’impiego tra gli ingredienti.

  • Falafel. Altra prelibatezza tipicamente mediorientale, altro non sono che l’impasto dell’hummus, suddiviso in palline e poi fritto o cotto al forno. In questo caso, la tahina serve per accompagnarli sotto forma di salsa, al naturale o condita con l’aggiunta di spezie o erbe aromatiche.
  • Buddha bowl. La tahina è uno dei topping da aggiungere alle bowl, le maxi-ciotole che fungono da piatto unico e che stanno andando tanto di moda ultimamente.
  • Halva. È un dolce tipico di varie zone del Vicino Oriente, dell’area Mediterranea, dei Balcani e dell’Est Europa. L’ingrediente principale è proprio la crema di sesamo, che viene poi mescolata con uno sciroppo di zucchero o miele. A seconda poi della diverse tradizioni culinarie, si aggiungono caffè, acqua di rose, cacaomandorlepistacchi, frutta secca, succo di arancia, zafferano, cocco disidratato, cardamomo, etc…

Nei dolci e nei biscotti

Oltre alla ricetta tradizionale dell’Halva, va bene anche per la preparazione di dolci più generici. Funziona infatti come un elemento legante ed aromatico al tempo stesso.

Molto semplicemente la si può utilizzare al posto del burro per donare ai dessert un delizioso retrogusto tostato.

Altri tipi di burro vegetale

Scoprite varie informazioni sulle diverse creme vegetali.

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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