La dieta per il fegato grasso è fondamentale per tenere sotto controllo una patologia che è sempre più diffusa anche tra i più piccoli e non solo. È necessario seguire un regime che preveda una drastica diminuzione di carboidrati e zuccheri, riuscendo così a riportare i grassi nel fegato a livelli normali. Adottare uno stile di vita sano ed una alimentazione che includa anche alimenti preziosi come l’olio di cocco, il cardo mariano, il ghee, riporterà il fegato ad un adeguato stato di salute e alla sua normale funzionalità.
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Il fegato grasso è una patologia chiamata in medicina steatosi epatica non alcolica (Nafld), che oggi rappresenta una delle malattie più diffuse, soprattutto negli Stati Uniti.
Spesso cammina di pari passo con il sovrappeso e l’obesità. La causa sono i cattivi stili di vita, la sedentarietà, l’abuso di cibo spazzatura, l’iperalimentazione, l’assunzione di alcool. Purtroppo è in aumento anche tra i bambini. Ne esistono due forme:
Il fegato grasso può anche essere una conseguenza di altre patologie, come il diabete di tipo II, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, l’anemia e la carenza di vitamina B12. Ed ancora, anche da squilibri ormonali o malnutrizione, a causa di digiuni troppo prolungati.
Il fegato in questo caso non è in grado di compiere le sue funzioni che sono di depurare, rimuovere le tossine dal sangue, permettere la digestione del cibo, immagazzinare energia, vitamine e minerali essenziali come il ferro
Una volta che è tornato ad un buono stato di salute, è importante mantenere un’alimentazione a basso tenore di carboidrati ed eliminare il cibo spazzatura.
Il fegato nelle persone che soffrono di steatosi epatica ha difficoltà a smaltire le particelle di grasso che si assumono con l’alimentazione. Quindi si viene a creare uno squilibrio tra ciò che si assorbe e ciò che viene eliminato.
Il fegato grasso è una malattia piuttosto subdola perché, nelle sue fasi iniziali, non dà sintomi particolari.
Spesso la steatosi epatica viene scoperta in maniera del tutto casuale, magari in occasione di un’ecografia addominale eseguita per altri problemi o in occasione di un prelievo del sangue di controllo, in cui si rileva un innalzamento delle transaminasi.
Ad ogni modo, i primi segnali sono:
Poi, nelle fasi avanzate, i predetti disturbi possono aggravarsi ed essere accompagnati da altri sintomi, quali:
Il tutto è dovuto all’incapacità del fegato di purificare ed eliminare sufficientemente le tossine. Per curare il fegato grasso si deve iniziare a tavola, cambiando modo di mangiare.
La diagnosi che conferma il fegato grasso si basa sui seguenti esami:
Purtroppo non ci sono farmaci specifici per curare il fegato grasso. Il modo migliore per curare ed anche prevenire questa patologia consiste fondamentalmente nel seguire uno stile di vita sano ed equilibrato, basato su una alimentazione bilanciata e allo svolgimento di una regolare attività fisica, prediligendo gli sport aerobici, come la corsa, la passeggiata veloce, il nuoto e il ciclismo.
Più avanti daremo indicazioni più precise sulla dieta per il fegato grasso, specificando i cibi da mangiare, quelli da abolire totalmente e quelli invece da concedersi solo saltuariamente.
Se si soffre si questo problema indipendente dall’alcool, sicuramente la causa è da trovare nella dieta quotidiana, che eccede di alcuni alimenti come ad esempio.
Peggiorano la sindrome sia l’uso di alcolici, droghe ed il tabacco, ma anche il consumo di caffé e cioccolato.
Per riportare il fegato alla funzionalità iniziale riducendo il grasso il primo passo da seguire è certamente cambiare il proprio stile di vita e le proprie abitudini alimentari.
Attività fisica quotidiana, evitare alcolici e tabacco e cambiare dieta è fondamentale per combattere la patologia. Ecco quali sono gli alimenti da aggiungere alla propria dieta se si ha il fegato ingrossato.
Ecco alcune indicazioni di carattere generale.
In caso di steatosi epatica ci sono alcuni cibi che andrebbero consumati solo ogni tanto. Ecco quali sono.
Il consiglio è di evitare caffeina e dolci confezionati. Per la colazione meglio
Oppure
Oppure
Un’idea per il pranzo contro il fegato grasso potrebbe essere questa:
Oppure
Oppure
Sarebbe meglio concludere la giornata con alimenti che aiutano il fegato a depurarsi. A cena vi suggeriamo
Come per qualsiasi tipo di dieta, questa da sola non basta. Per ottenere risultati soddisfacenti e in minor tempo, è necessario associare dei comportamenti virtuosi, adottando quindi uno stile di vita sano e corretto.
Vediamo allora qui di seguito alcuni consigli comportamentali che andrebbero seguiti sempre da tutti.
Se la situazione è acuta potrebbe essere il caso di adottare per un breve periodo una dieta molto rigida, eliminando in assoluto gli alimenti nocivi per il fegato grasso come zuccheri e carboidrati e privilegiare invece alimenti che sono veri e propri toccasana per la loro capacità depurativa. Si tratta dei seguenti alimenti:
La dieta alimentare ogni giorno e lo stile di vita più sano che privilegi belle camminate all’aria aperta saranno già un ottimo modo di combattere l’ingrassamento del fegato. Per ottenere un efficace depurazione dell’organo si possono assumere anche integratori alimentari a base di:
Una tisana depurativa o un infuso che svolga un’azione disintossicante a livello epatico deve essere composta da carciofo, cardo o dente di leone. Vi diciamo come prepararli.
Si prepara facendo bollire a lungo 2 carciofi in 1 l di acqua Servite tiepido di mattina appena svegli, a stomaco vuoto.
Si prepara utilizzando 20 gr di tarassaco (chiamato anche dente di leone) essiccato taglio tisana in circa 1 bicchiere di acqua bollente. Lasciate in immersione per almeno 15 minuti e servite caldo con una scorza di limone.
L’infuso di cardo mariano si prepara facendo disciogliere 20 gr di semi di cardo mariano che si acquista in erboristeria, in un bicchiere di acqua calda. Va bevuto a stomaco vuoto.
Dopo aver visto l’elenco dei cibi da preferire e quelli invece da limitare se si soffre di fegato grasso, passiamo a rispondere alle domande che più spesso ci fate su questo argomento.
Cereali integrali, pesce azzurro, formaggi magri, legumi e verdure di stagione, preferendo quelle ad azione detossificante, come catalogna, e carciofi.
I cibi ricchi di grassi saturi o idrogenati, gli zuccheri, il sale e gli alcolici. In pratica, niente dessert e snack dolci, formaggi grassi, hamburger, wurstel, pancetta, mortadella, salsiccia, salame… E niente anche bibite zuccherate e succhi di frutta. Banditi alcoli e superalcolici.
Esempi di colazione da seguire possono essere uno yogurt naturale più un frutto e una tazza di tè verde. Oppure una tazza di caffè d’orzo con una fetta di pane di segale con marmellata amara d’arance.
Non ci sono farmaci specifici. L’unica soluzione per curare e prevenire la steatosi epatica è seguire uno stile di vita corretto ed equilibrato, all’insegna della sana alimentazione e di una regolare attività fisica.
Ogni tanto la si può mangiare, optando però per versioni semplici e poco elaborate. Evitare nella maniera più assoluta le varietà farcite con insaccati grassi, tipo salamino, salsiccia, wurstel… Bandita anche la frutti di mare in quanto molluschi e crostacei sono ricchi di grassi.
Sono da evitare i frutti più zuccherini. Sono invece ottimi i frutti dal potere antiossidante, tipo fragole, mele, mirtilli, arance, pere, more, prugne, lamponi, pompelmo rosa, melone…
Carciofi, catalogna e cicoria purificano il fegato. Consigliate anche le crucifere, come cavolfiore, broccoli, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, cavolo viola… che rafforzano il fegato e facilitano la digestione.
Pur essendo un disturbo da non sottovalutare, la steatosi epatica non è mortale. Ha infatti un decorso molto lungo che, in alcuni casi, può addirittura superare i 30 anni.
Le migliori acque da bere durante il trattamento di steatosi epatica e calcoli alle vie biliari sono quelle bicarbonato-solfato-magnesiache.
Tutti quegli alimenti ricchi di grassi saturi, tipo burro, panna, salumi, salsicce, formaggi grassi e latte intero.
Gli alimenti più utili per depurare il fegato e stimolare la sua funzionalità sono i carciofi, le mele, i mirtilli, le varie varietà di cavolo, , il cardo mariano e il succo di limone.
Pare che il caffè sia associato ad un minore rischio di sviluppare malattie croniche del fegato. Ad ogni modo, è bene non superare le 2-3 tazzine al giorno.
Quelli freschi e con un contenuto di grassi basso, come ad esempio la ricotta e la robiola.
Noci e mandorle sono ricche di grassi buoni e di antiossidanti come la vitamina E.
Una volta ogni tanto, è possibile mangiare le patate al posto di di pasta, pane, riso e cereali in generale. Ovviamente, sono vietate le patatine fritte!
Di solito, chi ha problemi di steatorrea produce feci molli e voluminose, chiare, schiumose e con tracce di muco. Di cattivo odore, tendono a galleggiare nell’acqua.
Andrebbe preferito il riso integrale, ricco di selenio e di vitamina B.
I legumi non fanno male al fegato. Anzi, le proteine vegetali aiutano a ridurre il colesterolo. Inoltre, le fibre e i sali in essi presenti aiutano a liberare il sangue da un eccesso di grassi.
Un paio alla settimana, ma solo bollite o alla coque.
Almeno 2 litri di acqua al giorno. Oltre all’acqua è possibile bere anche tè, infusi e tisane non zuccherati.
La carne rossa in generale. I tagli grassi e la carne di maiale. Sono tutti ricchi di grassi saturi.
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