Avete mai sentito parlare del Platano? Si tratta di un frutto esotico molto simile alla banana, ma che in vari paesi tropicali viene consumato come le patate. Ricco di tantissime proprietà, è infatti estremamente versatile e lo si può cucinare in molti modi diversi. Andiamo a scoprire qualcosa di più sulle sue caratteristiche e sulle ricette che si possono cucinare.
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Il platano è un frutto tropicale che cresce sulle piante appartenenti al genere Musa. Appartenente alla stessa famiglia delle banane, ha forma affusolata e leggermente ricurva, è lungo massimo 40 cm ed ha una buccia piuttosto spessa.
Originario di Filippine, Australia e Indonesia, è molto diffuso nel Sud e in Centro America, soprattutto in Venezuela, ma anche in Africa. Ricco di amido, in tutti questi paesi viene consumato come sostituto di pasta e patate. Sono moltissime infatti le modalità in cui può essere cucinato.
La pianta del platano è originaria della Malesia e appartiene al genere Musa. Si coltiva soprattutto in Ecuador, Costa Rica, America Latina e Australia. Verso nord, si trovano coltivazioni anche in Florida, nelle isole Canarie, Egitto e costa sud del Giappone; il limite meridionale estremo è la parte meridionale del Brasile.
Se il frutto viene consumato cotto in svariate ricette, le foglie del platano non vengono di certo buttate. Tagliate a strisce e intrecciate servono per realizzare borse e stuoie, vengono inoltre utilizzate per l’imballaggio e quelle più fini per fare le cartine per sigarette. Le foglie più grandi vengono infine utilizzate come “piatti” da portata per servire le pietanze.
All’apparenza molto simili, platano e banana vengono spesso tra loro confusi, ma in realtà si tratta di due tipologie di frutta diversa. Vediamo le loro principali differenze:
Come abbiamo già accennato, le modalità per consumare il platano sono davvero numerose e svariate, e dipendono dal grado di maturazione del frutto stesso.
Rispetto alla banana, la buccia del platano è piuttosto dura; per poterla sbucciare bisogna prima inciderla con un coltello.
Dipende dal grado di maturazione. Acerbo, ricorda molto quello delle patate, ecco perché viene prevalentemente cotto. Una volta maturo diventa più dolce e somiglia di più alla banana, e infatti viene consumato anche crudo o come ingrediente per preparare dolci e torte.
Tantissimi sono i modi per cucinarlo:
Si può servire come contorno di altre pietanze oppure essere trasformato in un dolce a seconda del grado di maturazione.
Può infine essere essiccato e ridotto in farina.
Si conserva in luogo fresco per circa 2/3 settimane. Può anche essere congelato.
Se avete acquistato i platani verdi, il processo di maturazione può essere accelerato chiudendo i frutti in sacchetti di carta insieme a qualche mela o kiwi.
In alternativa, se non avete urgenza di utilizzarli, li potete anche sbucciare, tagliare a fettine e congelarli.
100 grammi di platano apportano 122 calorie così ripartite:
Si tratta di un alimento molto nutriente dalle numerose proprietà benefiche. Ricco di amido, è indicato per chi soffre di malattie dell’apparato digerente come la celiachia, di infiammazioni intestinali o di gastrite.
Contiene oltre il 65% di umidità ed è una buona fonte di vitamine, soprattutto A, B e C. È ricco di fibre e non contiene colesterolo.
In molti paese poveri del mondo viene spesso utilizzato come integratore: avendo un alto contenuto di carboidrati, è infatti un ottimo sostituto di pasta, pane, patate e cereali.
Contiene infine importanti oligoelementi, come ferro, potassio e magnesio.
Grazie ai nutrienti sopra descritti, il platano vanta numerose proprietà benefiche. Riassumiamole qui di seguito:
Non presenta particolari controindicazioni ma, dato l’elevato contenuto di zuccheri, se ne consiglia un uso moderato a chi soffre di diabete, ma anche alle persone in sovrappeso che stanno seguendo un regime alimentare ipocalorico.
Abbiamo detto che i modi per poter consumare e cucinare il platano sono davvero tanti. Vediamone alcuni.
Di sicuro la ricetta più diffusa. È molto semplice: basta sbucciarlo e tagliarlo a fettine. Buttarle nell’olio bollente fino a quando non diventano dorate, quasi marroni. La cottura nell’olio molto caldo fa caramellare gli zuccheri donando croccantezza.
Per ottenere l’effetto chips, tagliate le rondelle molto sottili, circa 2 mm.
L’idea per un dolce super veloce da realizzare in padella.
Ingredienti
Procedimento
Sbucciare i platani e tagliare delle rondelle di circa 1 centimetro. In una padella sciogliere il burro, quindi unire il platano e rosolare per bene. Aggiungere metà zucchero a pioggia e poi lo zucchero rimanente. Bagnare con il rum. Alzare la fiamma e far evaporare il liquore.
Servire eventualmente con una pallina di gelato alla vaniglia o della crema pasticcera.
Far bollire il platano (circa 15 minuti). Una volta cotto, va sbucciato, tagliato a tocchetti e schiacciato per ottenere una purea. Unite latte, burro e formaggio – secondo la vostra ricetta preferita di purè – e servite come contorno. È ottimo insieme a piatti di carne e pesce.
Anche per questa ricetta il platano deve essere bollito (circa 15 minuti). Una volta cotto, va sbucciato, tagliato a tocchetti e schiacciato per ottenere una purea. A questo punto, con l’impasto base ottenuto, potete liberare la fantasia e scegliere quale tipo di polpette volete realizzare. Unite gli ingredienti prescelti (formaggi, carne, prosciutto, uova…) e realizzate le vostre gustose polpette da cuocere in forno oppure da friggere.
Per un pasto veloce, leggero ma gustoso.
Ingredienti
Procedimento
Far bollire i platani per 10 minuti, immergerli in acqua fredda e sbucciarli. Nel frattempo, tritare finemente la cipolla, ridurre a tocchetti i pomodori e l’avocado.
Tagliare a dadini anche i platani e mescolare insieme tutte le verdure.
Condire con l’olio, una presa di sale, l’aceto, il succo di limone, lo spicchio d’aglio spremuto e una macinata di pepe.
A seconda della quantità, consumare come piatto unico oppure come accompagnamento a tartare di carne e pesce, pollo lesso o formaggi.
I maggiori produttori di platano sono Uganda, Sud e Centro America, Filippine, Indonesia, Australia e Africa Centrale. In Italia lo si trova nei negozi etnici, nei piccoli market africani e in alcuni supermercati soprattutto delle grandi città. Vengono venduti freschi; assomigliano a banane verdi ma sono molto più grandi.
Costa pochissimo nei paesi in cui viene prodotto, ma in Europa raggiunge prezzi considerevoli a causa del trasporto.
In media, al supermercato, sul web o nei negozi di prodotti esotici lo si trova a 2,50-3,00 euro al kg.
In Oriente, il succo di platano viene usato come antidoto ai morsi di serpente.
Rappresenta il frutto esotico più consumato al mondo. In alcune aree del mondo è indispensabile per integrare l’alimentazione di molte fasce povere come sostituto dei cereali.
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