La dieta alcalina serve per riequilibrare il rapporto acido-base dell’organismo, fondamentale per godere di buona salute. A lungo andare, infatti, un eccesso di acidità, può causare vari disturbi come mal di testa, stanchezza, problemi della pelle, propensione a contrarre infezioni e ancora tanti altri. Per questo, è quindi molto importante assumere alimenti alcalini che ci aiutano a bilanciare l’acidità e, al tempo stesso, mantenere o ripristinare l’equilibrio acido-base.
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In questo articolo approfondiremo proprio i principi basi della dieta alcalina e spiegheremo nel dettaglio quali sono i cibi alcalini, e quindi da prediligere, e quelli invece acidi, da evitare o consumare molto limitatamente.
La dieta alcalina è un regime alimentare che predilige l’assunzione di cibi “alcalini”, come frutta fresca, verdure, legumi, tuberi, noci e cereali integrali, limitando invece gli alimenti “acidi”, come i cereali raffinati, le carni e i formaggi. Ed ancora il caffè, gli alcolici e le bevande gassate.
Ideata dal naturopata e nutrizionista Robert O. Young, si basa sulla conoscenza del valore del pH del nostro organismo.
Il concetto cardine su cui si basa la dieta alcalina sta nella considerazione che il nostro corpo funziona come una macchina e, come tale, per funzionare bene, necessita di un equilibrio. Per ottenere tale condizione di equilibrio, è necessario agire sul pH del corpo.
L’alimentazione moderna è principalmente costituita da cibi raffinati, trasformati e confezionati, oltre che da un eccessivo consumo di zuccheri e proteine animali. Tutto ciò ha un effetto acidificante sul corpo. Per riportare il pH verso la giusta alcalinità, riequilibrando la salute dell’intero organismo, occorre ristabilire un equilibrio acido-base, privilegiando il consumo di alimenti alcalini.
Nello specifico, la dieta alcalina prevede la seguente ripartizione:
Per meglio comprendere l’importanza di questo tipo di dieta, è necessario soffermarsi sul concetto di pH.
Il pH è l’unità di misura con cui si stabilisce, in una scala da 0 a 14, se un liquido organico è acido oppure basico.
In pratica, se il pH:
Uno stato di acidità sta ad indicare una presenza eccessiva di ioni idrogeni nel corpo. Col passare del tempo, tale condizione, porta alla comparsa di svariati disturbi.
L’accumulo di acidi all’interno dell’organismo può essere causato, oltre che da una alimentazione errata, anche da fumo, stress, farmaci, alcool, disidratazione o vita poco attiva.
Premesso tutto quanto appena spiegato, è chiaro che organi, cellule, tessuti, sistemi ed apparati, funzionano meglio in presenza di pH basico. D’altra parte, il corpo umano è fatto per essere basico, ovvero leggermente alcalino, in un range di pH da 7.1 a 7.5. Diciamo che il valore ottimale sarebbe ricompreso tra 7.39 e 7.41.
Per mantenere un pH alcalino occorre seguire uno stile di vita sano, che favorisce l’eliminazione naturale degli acidi accumulati nel corpo.
Calcolare il proprio grado di acidosi è piuttosto facile. Basta acquistare in farmacia le cartine tornasole e misurare il pH della propria urina per qualche giorno. Per avere una media di riferimento attendibile, l’ideale sarebbe misurare il pH delle urine dell’intera giornata e per più giorni.
Se risulta che il nostro organismo è in stato di acidosi, è possibile alcalinizzare il corpo tramite la scelta dei giusti alimenti.
Come già spiegato, per mantenersi in buona salute, l’organismo umano necessita di un equilibrio, in quanto l’eccesso di sostanze basiche o acide può portare danni alla salute.
Nello specifico, gli acidi liberano nel corpo una elevata quantità di ioni idrogeno.
Consumare quotidianamente una buona quantità di cibi alcalini, oltre a favorire il corretto equilibrio dei livelli di pH, serve anche a:
Gli alimenti alcalini o alcalinizzanti sono quei cibi i cui residui non metabolizzati dal corpo hanno un pH basico.
Tali alimenti hanno un PRAL (Potential Renal Acid Load, ossia il potenziale di carico acido renale) basso.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli alimenti più alcalini da prediligere.
Ecco i cibi ricchi di acido da non assumere troppo spesso:
In prevalenza, gli alimenti alcalinizzanti sono i cereali integrali, i legumi, la frutta e la verdura. In questo ultimo caso, soprattutto tutti gli ortaggi che appartengono alla famiglia di cavoli e broccoli, così come anche tutti i vegetali a foglia verde, come bietole e spinaci.
Se ci si rende conto che il corpo tende all’acifodi, è bene cominciare subito a fare scorta dei cosiddetti “superfood” alcalinizzanti. Qualche esempio?
Una lunga lista di alimenti sì e alimenti no può sembrare chiara a livello teorico ma poi, all’atto pratico, è facile andare in confusione. All’inizio si può andare in crisi e non sapere cosa preparare oppure riproporre sempre i soliti piatti. Vediamo allora alcuni esempi di colazioni alcaline.
Per lo stesso motivo per cui vi abbiamo proposto alcune idee di colazione, ecco qui di seguito alcune proposte per pranzo e cena.
Il nostro organismo riesce a metabolizzare ogni tipo di frutto come alcalino. Pertanto, è possibile mangiare qualunque tipo di frutto senza grossi problemi. Ottima anche la frutta secca perché presenta un contenuto particolarmente elevato di minerali.
Ricca di vitamine, minerali, acidi grassi insaturi e antiossidanti, la frutta secca è un ottimo alimento. Per quanto però riguarda il livello di alcalinità, se si vuole mantenere un equilibrio acido-base, è bene scegliere i seguenti frutti:
La maggior parte delle verdure sono alcaline e, proprio per questo motivo, dovrebbero costituire più o meno la metà del piatto.
Molto ricche di minerali, sono le verdure a foglia verde, così come anche gli ortaggi della famiglia dei cavoli. Abbondare quindi tranquillamente con broccoli, cavoli e cavolfiore. Molto bene anche radici e tuberi, come rape, carote, barbabietole e ravanelli.
Anche molte erbe sono utili per mantenere il giusto equilibrio acido-base. Ad esempio, il prezzemolo è l’erba aromatica più ricca in potassio e, di conseguenza, è molto alcalina.
Vengono considerati alimenti acidi i formaggi freschi, il formaggio fuso, i formaggi filanti e quelli stagionati o fermentati. Idem il latte, la panna e anche il burro.
Il miglio, la quinoa, la segale e il grano saraceno.
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’amaranto è un alimento acidificante a causa dei tannini in esso contenuti.
Discorso a parte merita il riso che, di per sé, è un alimento acidificante. Tuttavia, ci sono dei metodi per renderlo più alcalino, come ad esempio aggiungere un po’ di sale marino oppure prediligere la cottura al vapore.
L’acqua naturale è la bevanda più indicata da assumere mentre si segue una dieta alcalina.
I succhi di verdure o di verdure e frutta, come ad esempio i centrifugaati, gli estratti e i frullati, sono alcalini perché contengono tanti minerali.
Quando l’acqua è venuta a noia, si può optare per tè e tisane aromatizzati con erbe come la menta, la curcuma o lo zenzero.
Per mantenere un corretto equilibrio acido-base vanno evitati:
Come sostituiti, prediligere:
Talvolta è possibile concedersi un tè o una birra.
Le bevande alcaline possono essere anche preparate molto rapidamente. Ecco alcuni esempi:
L’acqua alcalina ionizzata è molto utile nei casi di gastrite, iperacidità, ulcera, reflusso ed ernia iatale. Tuttavia, per accompagnare i pasti, è sempre meglio sorseggiare acqua depurata a pH neutro.
Prima di essere ingerito, il limone ha un pH acido. Tuttavia, dopo che è stato digerito e metabolizzato, il succo di limone produce dei sottoprodotti alcalini. Ecco perché viene considerato alcalinizzante.
Dopo il pasto, assumere uno o due bicchieri di acqua alcalina tiepida e ricca di elettroni favorisce la neutralizzazione dei residui di acido cloridrico all’interno dello stomaco.
È sufficiente un cucchiaino di bicarbonato sciolto in un bicchiere di acqua.
Basta mescolare energicamente 1,8 gr di bicarbonato di sodio in 240 ml di acqua. In alternativa, è anche possibile comprare le gocce di pH alcalino concentrato e utilizzarle seguendo le istruzioni.
Oltre a fare attenzione sulla scelta dei cibi da assumere e quelli da evitare, per un equilibrio acido-alcalino ottimale può anche essere utile seguire i seguenti consigli:
In altre parole, alle buone abitudini alimentari, è fondamentale associare anche uno stile di vita che sia il più possibile vicino ai ritmi della natura.
Essendo ricca di potassio, la dieta alcalina è sconsigliata ai soggetti che soffrono di malattie renali o che assumono diuretici risparmiatori di potassio. In presenza di malattie cardiache o assunzione di medicinali, consultare il proprio medico per esser sicuri di non incorrere in interferenze.
In generale, se in eccesso, l’integrazione con agenti alcalinizzanti, può causare problemi a livello gastrointestinale.
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